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2025

Gli spaccamenti capitanti, nuova murfianza per rompere l’umore

È a dir poco sconcertante (!), ma la maledizione di Murphy si è gravemente abbattuta su di me in questi ultimi giorni... mi si sta letteralmente rompendo tutto, ogni cosa che possiedo, tutti i miei averi tangibili. Questo è ovviamente un duplice problema, perché da un lato sono tirchia e non voglio (ri)comprare assolutamente niente, e dall'altro la distruzione di tutti i miei strumenti ed il mio ambiente di lavoro mi porta a distrarmi e dunque a disperarmi ancora di più del già abbastanza alto normale. A parte i soliti problemi col PC, e il telefono che è lento, infatti, ora piano piano arrivano anche degli spacc fisici, e io sto per perdere così forte la pazienza che potrei arrivare a ricostruirmi tutta la roba che mi serve con soltanto cartone e colla, così almeno so che resiste... 😭

Non c'è solo la roba elettronica a rompersi (e a rompere a me le scatole, nel farlo...) infatti, in questo caso. Forse per il caldo e l'umidità insieme (ma in realtà non ne ho idea) gli appendicazzi schifosi che uso per appendere roba al lato del mobile dove ho la scrivania stanno iniziando a crollare uno dopo l'altro, al ritmo di tipo 1 al giorno... che è preoccupante a dir poco. La colla si secca, l'adesivo si spacca, e quindi cade ogni cosa. Prima è caduto quello che uso per tenere rialzata dal pavimento la prolunga elettrica, poi è caduto quest'altro su cui avevo tanto accuratamente posizionato il ventilatorino da scrivania... è veramente tutto inutile così il tempo da me speso nel fare interior design però, eddai. Mi fa anche così tanto rosicare che deve finire sempre così che ho volontariamente preso uno degli appendini che è caduto e, con calma, l'ho spezzato... e ora quindi dovrò cambiarlo per forza, mentre se non avessi fatto questa stronzata avrei potuto rimetterlo a posto come nuovo con della colla a caldo, che roba. Vabbè va. 😵

Ovviamente, comunque, le cose che principalmente si rompono sempre, e che quando lo fanno danno noie serie, sono quelle elettriche. Da svariate sere fa, infatti, non posso più usare la mia striscia LED, perché l'adattatore-microcontroller si è rotto. Non ho capito bene come ma, a giudicare dal fatto che l'innesto jack DC sembra visivamente squagliato, avrà qualcosa a che fare con il fatto che, nelle ultime settimane prima del decesso, il jack in questione diventava veramente caldissimo durante l'uso... e forse faceva già qualche falso contatto, perché ogni tanto le luci si spegnevano da sole per degli istanti. Non ho idea di se fosse l'alimentatore il problema, ma probabilmente è più l'adattatore, perché già da anni dava problemi (per esempio, anche premendo OFF sul telecomando, le luci rimanevano accese di un leggero blu)... magari la porta era di suo prona a rompersi, e facendo contatti sempre più falsi ha fatto disperdere sempre più energia come calore, ed ecco qua. Non ha neanche senso rimpiazzare il connettore a questo punto, meglio comprare nuova tutta la schedina... però il casalinghi cinese non la venderà mai da sola, e online costa più del dovuto, quindi fin'ora sono rimasta letteralmente senza luce colorata, che la sera è una fottuta tragedia. ☠️

Scheda adattatore tolta dalla scatolina, focus sulla porta jack

Beh, però la luce arcobaleno la ho sempre dalla mia tastiera meccanica cinesissima... eccetto che potrebbe dover sparire pure quella, perché ha ricominciato a fare le bizze. Mesi fa già aveva dato strani problemi, per cui per giusto qualche giorno un tasto (la lettera E) andava e poi non andava, a momenti completamente a caso; da ieri sera, invece, sono i tasti M ed I a fare lo sciopero, e un po' anche la J... e il tempo per cui non funzionano è gravemente di più di quello per cui lo fanno. Scuotere, pulire e spolverare, così come premere i tasti più forte o per più a lungo, non cambia assolutamente nulla... semplicemente a momenti scrivono, ed altri no; e qualche volta scrivono con un leggero ritardo dopo averli rilasciati, finendo per inserire dopo un qualche altro simbolo che nel mentre ho premuto. Ah e, nel frattempo, ovviamente la mia chiavetta Bluetooth di 20 anni fa non funziona su Windows 10 64 bit (nonostante su Linux andasse, pure se male, mannaggia a tutt cos); e le altre tastiere USB che ho da parte, oltre ad essere a membrana, sono pure quelle mezze rotte (tra cui una che va su altri PC, ma non sul mio fisso; forse avrà il connettore marcio)... è la megafine. 🙃

La tastiera meccanica nuova non la comprerò neanche per idea, perché se questo problema si era risolto da solo prima allora deve farlo anche ora... altrimenti... ci rimarrò molto molto male!!! Però almeno una tastiera così, da battaglia, mi sa che devo comprarla, al casalinghi cinese, altrimenti finirò a pettinare le bambole per interi giorni. Questo post l'ho scritto dal tablet, per esempio, perché preferisco addirittura usare la tastiera touch mezza laggante piuttosto che quella a membrana con i tasti mezzi affossati e mezzi che non si premono se non si da un pugno, e tutte queste cose qui... Ah, tablet che, a tal proposito, per via del fatto che Samsung usa componenti di merda, ha la porta USB-C mezza rotta (un problema noto su questo modello)... e spero che quantomeno continui a caricare per sempre, quel poco che basta per evitarmi di dover comprare ed installare il pezzo di ricambio (che sarà ugualmente fallato, quindi dopo anni di uso andrebbe nuovamente cambiato...). Non ce la faccio assolutamente più,  salvatemi da questa spaccnologia!!! 😨😓😭

Come sarebbe d'uopo dire in questi casi... ops; stasera sono esplosa. Questo non perché sono Megumin (anche se lo sono, quando non indosso le orecchie da gatto), ma perché la mia psiche è sempre più turbata oltre ogni ragionevole margine di miglioramento davvero stabile... anche se le cause della mia progressivamente sempre più dura sofferenza sono un argomento per altre occasioni (specialmente perché è in primis per me difficile capire come mai ciò sia il caso, fino in fondo). Beh, niente di nuovo sotto quel punto di vista — perché, come anche e soprattutto io ricordo, siamo nati (sono nata) per soffrire — e come sempre l'unica cosa che è concessa in tali momenti è il puro e semplice bedrotting di metà/fine giornata: mettersi sul letto a fare niente, aspettando che o il problema passi temporaneamente via da solo, o che subentri la noia così forte da far salire la voglia di fare qualcos'altro, dunque portando alla distrazione in maniera estremamente organica... 🙄

A quanto pare, però, i miei questo sembra(va?)no non averlo correttamente afferrato, perché con indebita preoccupazione proprio a tal riguardo hanno dovuto interrompere il mio girlrotting. Assolutamente in buonafede, ci tengo a precisarlo, e con l'intento di risollevare gli spiriti, ma la strada che porta all'inferno è lastricata di buone intenzioni: infatti, a furia di parlare anziché lasciarmi stare da sola per il tempo necessario a ricollegarmi con le pareti, dicendo una cosa ambigua dietro una cosa fuori luogo una dopo l'altra — facendomi quindi non altro che rimuginare nel mio stato di disperazione presente, accrescendolo — sono esplosa letteralmente, e nell'arco di 5 secondi scarsi sono riuscita a graffiarmi completamente i lati della faccia con le unghie in preda ad uno scatto immediato di dolore spirituale. Nice, well done! (7/10 shtwt approved; di persona è peggio, la fotocamera del 3DS rende malino.) ☠️

Foto distruzione attenzione

A distanza di qualche ora, adesso, da un lato sto meglio, perché il rilascio della tensione è potente, e la distruzione cutanea porta inevitabilmente al rilascio di sostanze chimiche antidolorifiche che sono anche più potenti... però, dall'altro lato, ora giustamente loro sono più preoccupati di prima, e quindi mi dispiace, e quindi spero semplicemente che un raggio cosmico mi prenda e mi fulmini, che non ce la faccio più. Per pura fortuna, lo spacc impetuoso che ho fatto senza neanche accorgermene mi ha distrutto solo i lati della faccia, quindi semmai dovessi uscire di casa e incontrare qualcuno (ahi!) penso che i capelli riescano a coprire tutto sufficientemente bene per evitare domande a cui ovviamente non posso davvero rispondere (e a cui spero di non dover girare questo post... ma, se proprio uscisse fuori la necessità, eccolo fatto). "Mi ha graffiato il gatto" purtroppo non reggerebbe e anzi, sarebbe controproducente, perché si sa che io sono una miciona. 😾

E quindi, boh, non so che dire, difficile concludere ora. L'unica cosa che mi sento sinceramente di aggiungere è che... avevano ragione i nazisti. Così, de botto... ma non senza senso: avevano ragione i nazisti ad eliminare le persone abbastanza neurodivergenti come me. Tanto, vojo dì: sono un fallimento assoluto, e nella mia vita non riesco a costruire assolutamente nulla di grosso (nello specifico, non riesco a scrivere nessun pezzo letterario grosso, ed è questo che nell'ultima settimana mi tormenta terribilmente; e qualora ci riuscissi non fregherebbe comunque a nessuno, in questa epoca storica)... se l'unica cosa in cui riesco ad essere davvero forte è far disperare le poche persone a me vicine, era seriamente meglio non nascere; e con l'epigenetica nazista le cose sarebbero presumibilmente andate a finire proprio così. Buonanotte così, allora!!! 🥰

Non inizia per davvero una nuova settimana in termini lavorativi personali, se non esce fuori un nuovo esterrefacente bug sul mio assolutamente meraviglioso apprezzatissimo Windows 10... e anche stavolta non è qualcosa che vedo per la prima volta, ma adesso ho avuto modo di filmare (talmente che son rognosi codesti troiai). Ed è tutto assurdo come al solito... 😭

Quello che è successo stavolta, e che ovviamente succede solo a momenti alterni in base a nessun criterio logicamente discernibile, è che alcune finestre (di explorer, nello specifico... non mi sembra di averlo mai notato con altre finestre che tengo non massimizzate) magari prendono e smettono di renderizzare le zone che sono al di fuori dell'area dello schermo, nel mio caso perché spostate troppo verso destra. Normalmente non succede nulla di strano mettendo le finestre in fuori, mentre in certi casi la finestra finisce in questo stato semi-glitchato, in cui si osservano due distinte merdate: 💩

  • Guardando dalla vista Alt+Tab, si vede che la finestra ha effettivamente il contenuto aggiornato nella parte per cui questa è visibile a schermo, mentre per la parte in cui è oltre si vedono o i pixel precedenti al momento in cui è scattato il glitch (e stavolta questo è il caso), oppure proprio del nero (probabilmente bit di memoria resettati a zero, quindi pixel #000). 🕳️
  • Trascinando la finestra da fuori a più in dentro l'area dello schermo, sul bordo limitrofo si vedono apparire per delle frazioni di tempo i pixel lì rimasti non aggiornati, esattamente come visibili dall'Alt+Tab (quindi in questo caso colorati, altrimenti neri), mentre contemporaneamente quella parte di finestra si aggiorna e si sbugga. Il resto che rimane oltre lo schermo rimane glitchato, mentre ciò che è stato spostato in dentro rimane sglitchato (almeno fin quando la maledizione non colpisce di nuovo la finestra). 🎃

Anche stavolta, un problema molto stupido, ma guardate che cazzo di roba! (E guardate come nel mentre fa la sua guest appearance un altro glitch che postai mesi fa...) Come minchia si fa ad introdurre un problema simile in un sistema operativo?! Pensare che io faccio sempre gli aggiornamenti (ho liberato spazio da quell'ultima volta, eh...), ma questi bug continuano a rimanere. Anzi, molti di quelli che io ho qui sopra pare ci siano ancora anche su Windows 11, dopo anni e anni... E che cazzo, cioè, è da un trentennio che in un modo o nell'altro la shell di Windows è completamente rotta, e non cambia mai niente in questo senso... e allora mi spiegate a che minchia servono tutti gli infiniti aggiornamenti, se non risolvono mai i veri problemi che si incontrano? Vaffanculo!!! ☄️💣🔪👹

A distanza di 2 anni (...io pensavo 1), chi si ricorda Scottecs Gigazine? Probabilmente nessuno, neppure io onestamente. Però, l'altro giorno mi è tornato in mente che esiste, giusto per caricare su TomoStash una manciata di volumi molto vecchi che ho trovato sull'agrodolce Archivio di Anna... e ok. Però poi ieri ho aperto il sito ufficiale della rivista gigante, per includere i link e per copincollare le descrizioni dei tomi, e lì ho scoperto non una, ma ben due (2) cose assurde... furbuffe, quasi. (!) 😱

Innanzitutto, esiste un numero speciale del Gigazine, il Numero Zero XL, che è esclusivamente digitale e gratuito!!! Non l'ho mai sentito prima, e in effetti è bello nascosto sul sito, tutto in fondo alla lista dei prodotti... sarà un regalo per i ficcanaso, e io approvo. La cosa strana però è che non si vede alcun tasto per scaricare, o che... l'unica cosa che a fatica trovo è il tasto "aggiungi al carrello secondario", scrollando in fondo alla pagina, dove appare come flyout, ma... clicco e non funziona, semplicemente il testo si trasforma in una rotellina che gira all'infinito. Per sicurezza ho provato anche dal browser dei pensionati, che "non si sa mai che su Firefox magari è tutto rotto, specialmente il mio con 31 estensioni", ma niente. 😓

Grande terrore, quindi. Ho temuto di non poter mettere le mani su questo PDF elusivissimo. Giusto un attimo prima di aprire i devtools del browser, per capire cosa va storto e non posso sistemare (qualcosa nel loro tema di Shopify, il JavaScript tira un errore Uncaught TypeError: this.form is null: initCartBar@theme.js [...]), però, per nessun motivo particolare se non il fatto che ci fosse un pallino "1" nell'angolo, il bottone della chat ha catturato la mia attenzione, e l'ho cliccato... e lì ho riso. Perché tra le tante "risposte immediate" c'è "Non riesco a scaricare il Numero 0 XL", che ho quindi cliccato, e il bot ha risposto "Gigaciao! Non ti preoccupare, utilizza il link qui sotto e scarica il Numero 0 XL! https://gigaciao.com/a/downloads/-/92f4529bab5bf4e". 🤯

Cioè... fatemi capire bene... Loro sanno perfettamente che il loro sito è rotto e il download non può partire, e non solo non sistemano semplicemente lo spacc nel codice, ma nemmeno mettono il link diretto al download nel testo della pagina... No, bisogna che l'utente abbia l'intuizione di scavare in altre parti del sito, in questo caso la chat di supporto, per trovare lì finalmente l'oggetto digitale tanto agognato! Regà, boh, è così assurdo che a questo punto non posso non pensare non sia stato fatto apposta; va bene i problemi, va bene l'incompetenza, ma qui siamo oltre: mi sa che è davvero una caccia al tesoro per chi ha abbastanza pazienza come me. Vabbè, tanto ora il numero 0 è ricaricato sul mio sito... e comunque ci ho perso solo 2-3 minuti, ma in cambio ho subito questa user experience assurda da raccontare. 👌

Sembra assurdo doverlo realizzare così a caso, ma stranamente (...o forse no?) al mare già è più o meno pieno di pazzi. Siamo appena verso la fine di giugno... ossia tecnicamente proprio all'inizio dell'estate, anche se non sembra (e a proposito, ieri era il solstizio, quindi ora tramonterà sempre più presto la sera... preparatevi a soffrire!!!)... e già al lido se ne vedono veramente di tutti i colori. Nulla di troppo grosso eh, il solito… ma, pure a rischio di sembrare io la pazza, certe cose vanno dette per come stanno, e quindi ecco: è un delirio. 🤯

Come primo, c'è il fatto che da questa settimana il lido ha messo la musica, nella rotonda (che non è troppo lontana dagli ombrelloni, quindi ops)... e il problema è che in qualche modo non riescono a mettere roba decente neanche per sbaglio! Solo canzoni italiane (nemmeno spagnole finite in mezzo per errore, mi sa!) dell'ultimo decennio, che già è molto dire... ma nemmeno per idea qualche canzone "importante", sempre e solo le solite "da mare" trite e ritrite; e ho detto tutto! Ma come si fa a trattare l'arte musicale con così tanta superficialità... cioè, a questo punto mettete in riproduzione una radio, piuttosto che questa playlist fatta con lo stampino... 😭

Poi boh, si scende sempre più nella crisi di nervi intanto: noi abbiamo l'ombrellone fisso, mentre a quanto sembra quello subito più avanti ogni giorno ha sempre persone diverse dal giorno prima (...ammesso non sia io incapace di vedere, che è un'ipotesi non escluderei purtroppo...). Anche qui, apparentemente nulla di strano... se non fosse che in qualche modo, sotto quell'ombrellone finisce sempre per esserci qualcuno che fuma le fottute sigarette!!! E quindi, pure stando a 3 metri buoni di distanza, ti arrivano i tumori direttamente nel naso, perché il vento convenientemente soffia sempre dal mare in dentro; mai di lato o nel verso opposto. Ci sarebbe un intero discorso a parte da fare sul fatto della gente che ancora compra ed usa in pubblico quei bastoncini al cancro, però che cazzo!!! 🤮

Almeno qualcosa di non snervante, seppur comunque in qualche misura preoccupante, l'ho vista oggi: dei bambini in tarda infanzia che facevano degli strani balli sotto le docce... mi chiedo se stessero copiando Fortnite, TikTok, altre diavolerie dei giorni loro, oppure semplicemente avessero freddo durante il paio di minuti buono che hanno speso sotto l'acqua, e se quelli fossero quindi semplicemente riflessi corporei... non lo sapremo mai, ma ho riso... Mentre invece non ho affatto riso all'andata, per la via, dove in qualche modo si è veramente visto il traffico peggiore di tutti i tempi; giuro, mai in anni e anni abbiamo visto tutto quel traffico in quella direzione, che per giunta per qualche motivo avanzava a tratti anziché fluidamente... e non ci abbiamo capito niente della causa, perché da che era tutto incastrato a un certo punto si è iniziati a fluire, e vaffanculo al secchio. 🦏

https://m.youtube.com/watch?v=4XX7r1gakp0&list=PLww_Q2LURnf92GROjtWvEM2qYkg8EFEIk&index=1&pp=iAQB8AUB
Questa ennesima situazione che sono costretta a vivere nella sua realtà è complessivamente così fuori di testa che, a confronto, pure le cose raccontate da LeiKiè in "Andiamo al Mare" non fanno tutto sommato così tanta impressione... me misera, me condannata, l'universo reale è peggiore di qualsiasi fantasia perversa psichedelico-stroboscopica!!! (Ovviamente, neanche a dirlo, questa canzone epica che ben rappresenterebbe il mare italiano NON fa parte del repertorio deprimente del lido, figurarsi...) 💀

Una roba come una settimana e mezza fa, ho visto un altro di quei bug stupidi e insignificanti, ma bizzarri ed inspiegabileggianti, sul mio amatissimo Windows 10... Poi però, non ho fatto il post subito per immortalare l'ops, perché girlfailure... E, visto che a schermo si vedono data ed ora, ovviamente in un punto scomodo per tagliare, e mettere una censura sopra avrebbe reso ancora più evidente quello che avrei voluto nascondere... non mi sono sentita di farlo il giorno dopo... e ovviamente quello dopo anche peggio... Ma oggi è ricapitato!!! 🙀

Sulla schermata di blocco del mio computer, e a quanto pare su quelli di pochi altri utenti (gli unici sui quali l'ho visto sono appunto il mio fiisso e quello di non ricordo chi su Internet, mentre tutti gli altri PC Windows che vedo in giro non ce l'hanno), c'è questa specie di sezione che appare in basso, tipo un widget che replica le sezioni importanti dalla roba "News e Interessi", probabilmente non disattivabile (ma tanto a me piace, visto che riempie lo schermo altrimenti mezzo vuoto...). Molto simpatica e brio-portante. 🙏

Peccato solo che, in alcuni giorni molto fortunati (per me che trovo scuse per scrivere, non per Microsoft che si prende l'ennesima presa per il culo sa parte mia), capita che il merdino parta rotto all'avvio del sistema. Poi si sistema da solo dopo qualche decina di secondi, per qualche motivo, però intanto per quel periodo iniziale non carica nessuna immagine o icona sul widget. Ci sono degli eclatanti spazi vuoti sulle varie schede: manca l'icona dello stato corrente su quella del meteo, e mancano le miniature degli articoli per le schede più a destra. 🙈

Una cosa per fortuna non da impazzirci, perché non mi dispererò se manca l'icona del sole sul mio monitor (specialmente ora, con questo caldo, soli non ne voglio vedere nemmeno in SVG) ma comunque una roba da pazzi! Non mi capacito di come possa succedere, banalmente. Se la connessione Internet funziona per prendere il testo da mostrare, allora deve funzionare anche per scaricare le immagini... (oltre al fatto che le icone del meteo dovrebbero stare in qualche cache, ma lo sappiamo che il software Microsoft non è mai ideale...) Boh, basta Minisoft... 🥴

Quando la notte passata ero dentro il mio letto a disperarmi tremendamenteunica attività che puntualmente l'universo mi concede di praticare senza che le solite strane distrazioni fastidiose prendano in ostaggio il mio cervelloho realizzato una verità tanto banale quanto dolorosa, che mi stava venendo alla testa da in realtà già qualche giorno, ma solo ieri sono riuscita a collegare i puntini: nothing ever happens. Si, i wojak insomma avevano ragione; ma, scherzi a parte, così mi arriva dritta in testa distruggendomi, come un fulmine a cielo scuro, la realizzazione che la mia vita è ahimè, da più anni di quanti io possa davvero contare, circa in una fase di stasi inscrostabile, dove le cose importanti semplicemente non migliorano, e dunque matematicamente il mio stato inevitabilmente peggiora.

È difficile spiegare il tutto senza fare esempi molto concreti (cosa che vorrei evitare, altrimenti poi me ne pento), ma in sostanza con le cose che mi riguardano profondamente sono sempre allo stesso punto tragico, dentro una palude in cui non ricordo come ho fatto a finire ma dove purtroppo ora sono intrappolata... e dove lo sarò per sempre, se ho davvero compreso il piano astrale che fu scritto dalle forze massime all'inizio dell'universo e che silenziosamente si è poi sviluppato sotto i miei stessi occhi in tutti questi anni. In breve, non c'è davvero stata alcuna svolta significativa nella mia esistenza negli ultimi lunghi tempi, né considerando le cose accidentali né quelle in cui ho messo un impegno mirato.

Sono comunque cresciuta come persona ovviamente, non essendo più la relativa testa di minchia che ero in passato... ma quello è qualcosa che ci si aspetta da qualunque membro della società che raggiunge e supera la maggiore età (nonostante nella pratica per diversa gente questa speranza non si realizza), quindi nulla di speciale... E chiaramente con i miei pochi hobby negli anni ho sviluppato e continuo a migliorare skill di vario tipo... ma anche questo diviene in maniera completamente inevitabile, e il tutto finisce lì. Per il resto, invece, per ora il mio corpo non fa che invecchiare anziché poter essere ancora ripristinato allo stato che avrei programmato, e la mia anima già tremendamente avvizzita continua ad essere privata di adeguato nutrimento che mischi adeguatamente il magico ed il babbano: sono nello stato di disperazione finale in cui vorrei fosse possibile il di più, ma ovviamente non è affatto così.

In tutto ciò, mi torna in mente anche di quando al liceo studiammo Nietzsche, con la sua teoria dell'eterno ritorno dell'uguale, e pensai che è assolutamente terrificante... ma purtroppo, in effetti, a pensarci ora, ciò è esattamente la mia realtà!!! E il punto grave non è solo il fatto di star ripetendo e dover continuare a ripetere la mia intera vita all'infinito, come quel signore immagina ma senza fornire strumenti per verificare: al loro punto significativo, i miei giorni, i miei mesi, i miei ultimi anni, sono tutti uguali, perfettamente ritornanti, infinitamente ripetenti, con i vari dettagli importanti che assolutamente non cambiano mai, e che di questo passo non cambieranno... e questo purtroppo è un dato di fatto misurabile, non una teoria smontabile.

MAYBE I'M CRINGE
Comunque, a parte approfittare per chiedere quantomeno assolutamente scusa, assoluto perdono, perché probabilmente in questo stato sono ampiamente cringe, ma per qualche motivo ho il cervello completamente pieno di nebbia (e forse è solo per questo che stamattina mi sentivo meno incazzata di ieri nel letto), al punto che anche solo mettere questa rivelazione per iscritto mi è stato inutilmente più faticoso del normale... Mi sa che il problema è proprio questo, in parte. L'universo ha deciso che io dovessi essere cringe, quindi sono cringe (presumibilmente), e ne pago le conseguenze più ampie in ambito sociale ed autoesistenziale, per sempre.

bentornamento dell’NHK leggendo senza ritegno per far marcire il tempismo

Prendendo quasi al volo l'occasione di averlo caricato su TomoStash l'altro giorno (dove ci è finito semplicemente perché avevo già il file da parte scaricato, che ha preso molta polvere dato che non avevo mai trovato il momento giusto per leggerlo), stasera ho preso da parte il mio momento più marcio per iniziare a leggere quel "capolavoro accidentale" che è Welcome to the NHK, storia di cui avevo consumato solo l'adattamento anime... La situazione scaturita è finora surreale come al solito, e i pianeti che si sono allineati affinché le cose andassero così (nella misura in cui il loro movimento influenza costantemente ed inevitabilmente la mia esistenza) lo sapevano persino ben prima di tracciare la propria traiettoria nello spazio, che il doloroso universo in cui vivo io e quello di Satō si sarebbero toccati già per i primi fondamentali attimi. 🙏

Ero fuori verso inizio sera (cosa certamente non tipica per una hikikomori, ma io non sono ciò; io sono per molti versi ben peggio, e solo all'immediata apparenza più socialmente accettabile), poco prima di tornare a casa, mentre cercavo di scrivere delle bozze non molto sensate sul mio telefono; gira che mi rigira, mi escono solo stronzate. Al che, dal niente, penso "basta!" e vado immediatamente sul mio sito piratista, immaginando che sia molto meglio abbandonarmi alla lettura, se proprio devo distrarmi con le parole, piuttosto che impazzire in quel modo. Le uniche alternative sensate sarebbero state togliere il telefono dalle mani ("prova a non morire challenge"), aprire Duolingo, o aprire qualche puzzle game, ma nessuna di quelle opzioni sul momento mi interessava minimamente; quindi, meglio leggere per dimenticare... cioè, per passare 10 minuti... e scelgo proprio quel romanzo leggero, che pur conoscendo dall'anime, essendo passati molti anni, ricordo abbastanza male da giustificare al quadrato questa lettura. 🥁

È incredibile allora come, prima iniziando a leggere, poi tornando a casa, le energie dell'inizio della storia e quella della mia anima stiano perfettamente combaciando. Non faccio assolutamente spoiler — perché, anche se l'opera è vecchia e ben localizzata in italiano, pare che in realtà relativamente poca gente la conosca, e personalmente consiglio fortemente di recuperarla in una delle tante forme sotto cui è disponibile — ma Satō ha perfettamente ragione. È incredibile quanto la gente per strada ci guardi storti (anche se pare che a me non sussurrino nulla alle spalle) e, nonostante nel mio caso questo probabilmente non sarà abbastanza per farmi abbandonare l'università, certamente le basi più astratte e generalizzate di causa ed effetto le abbiamo in comune: la più assoluta ed irrisolvibile condizione di reclusione sociale in senso lato. E quindi, se lui passa 16 ore al giorno sotto al kotatsu a dormire, io che vivo in Italia (dove i こたつ non si usano) e sono in estate (dove i コタツ non si usano) potrei tristemente finire 16 ore al giorno a bedrottare, con una mano su un tomo e l'altra che graffia la parete o mi distrugge i capelli... 🕷️

Sulla fine del momento di lettura — che già mi ha fatta arrivare ad 1/4 del libro — però, comunque, mi era salito un mal di testa tanto strano quanto particolarmente fastidioso. L'emicrania lieve così mi viene quando passo 10 ore di fila davanti al PC a programmare software che nessuno mai userà (inclusa la sottoscritta dopo qualche settimana...), non dovrebbe venirmi per aver passato si e no un'ora e mezza sul letto tranquilla a leggere; per giunta, con il Kindle, e non un maledetto dispositivo con tremendo schermo distruggi-retine LCD od OLED! Ma forse sono semplicemente fuori allenamento, e il mio cervello si fonde a leggere così tanto tutto di fila. Tanto poi mi è passato tutto dopo aver cenato, ma non sono sicura se è perché avevo fame e l'ho placata, o semplicemente è perché ho staccato un attimo... anche perché, perdendomi nel leggere, la fame mi era passata di mente; cazzo se i libri saziano seriamente più della materia organica commestibile... e se fungono da grandissimo copium...

letmarciscenza più elaborata del facile

Ho dei pensieri forse un po' confusi a riguardo, e certamente rifletterci e scriverci su a quest'ora non aiuta — nonostante questo sia a dire il vero proprio l'orario migliore possibile per scrivere cose di questo tipo, perché il lieve sonno mi porta inevitabilmente alla stesura di righe che nemmeno sotto effetto di droghe sarebbe possibile concepire — però diavolaccio... Se davvero devo avviarmi sulla strada del bedrotting professionale, portando buona parte delle giornate ad essere concettualmente assimilabili a questa mia ultima trascorsa, ci sono un paio di appunti da tenere in conto per massimizzare il valore dell'esperienza, soprattutto in chiave di ricorrenza medio-alta. ✋

Innanzitutto, il top bedrotting dovrebbe essere visto con più grande passione; ossia, nel modo in cui a quanto pare diverse persone su Internet già fanno... e non nel modo su cui senza volerlo ripiego io, ossia come "piano B", come "ops oggi mi sento così e quindi farò così perché non mi va di fare come al solito". In effetti, il marcimento lettifero nella sua forma più pura altro non è che un momento di straordinaria connessione con il sublime attraverso attimi altrimenti normali, banali; è lo stato di esistenza che più precisamente di tutti gli altri si trova a metà tra la vita e la morte, l'ordine ed il caos; insomma, l'equilibrio perfetto che, se non fosse per la fame e in molti casi il dover pagare l'affitto, potrebbe rappresentare la modalità dell'essere ideale permanentemente per tutti gli esseri umani... con la sofferenza tangibile della specie che sarebbe estremamente più limitata come conseguenza, e tutte le guerre che si formerebbero per sempre (...così come lo sviluppo della società ed il mantenimento dei servizi, in realtà, ma è un piccolo prezzo da pagare a confronto dei grandi benefici per tutti). 🥰

Quindi, boh: a parte le digressioni, serve più convinzione, più integrità. Innanzitutto, dovrei forse programmare il bedrotting come attività fissa all'interno della mia giornata, non sindacabile, da onorare e rispettare senza se e senza ma; e che occupi quanto più tempo possibile dei miei momenti di veglia, idealmente, anche se ciò non è sempre possibile nella pratica. Probabilmente, poi, dovrei rifarmi il letto appena mi sveglio dopo la notte, o almeno poco prima di darmi al bedrotting per la prima volta nella giornata dopo essermi alzata... non perché io ora dalla sera alla pre-notte creda alla propaganda dei rifattisti (quelli che dicono che il letto va rifatto subito perché bla bla bla e per giunta è una forma mentis zzz...), ma perché indubbiamente è più comodo sprofondare nel letto ordinato e senza pieghe, rispetto allo schifo che diventa durante la notte di sonno turbato, non prendiamoci in giro. 🌚

Questi due punti, dopo una piccola riflessione, mi appaiono veramente come il minimo da tenere in considerazione per un'esperienza di marciscenza spirituale decente. Ma, ovviamente si può, e probabilmente si deve, fare ancora di meglio... E dunque, da un lato temo di dover ammettere che bisogna ogni giorno lavarsi, per bene e subito, per dedicarsi alla funzione... e dall'altro bisogna porre un po' di attenzione anche nel po' di vestiario che si indossa durante la cosa. Lo sappiamo come questi giorni più scarichi portano a viziarci — e a viziarmi, personalmente, con io in particolare che finisco per lavarmi solo ben dopo pranzo, per poi indossare magliette e pantaloni veramente a casaccio, sotto l'influenza del diktat per cui sarebbe sconveniente tenere dentro casa quegli indumenti di maggior pregio estetico e morale che invece sarebbero meglio riservati solo per uscire. Ma, tra la puzza di ascelle dormite, e i vestiti con sopra i pallini di cotone consumati, l'anima ne soffre... e poi, che figura ci si fa con gli spiriti delle pareti che ci guardano da molto (molto) vicino durante la giornata in casa? 🪱

Gotta look pretty even if
it's just bedrotting <3
https://pinterest.com/pin/595601119507352251

Ora, però, per concludere, un piccolo momento di rovescio della medaglia, che sento essere necessario anche se a molti non farà affatto piacere... Se vi considerate appassionati di bedrotting, o comunque in qualche modo siete praticanti più o meno abituali dell'attività, ma quello che ho detto qui vi sembra assurdo, fuori misura, o comunque non ne considerereste nemmeno mai la semplice idea di applicazione... ahimè, voi siete probabilmente nella trappola della marciscenza non introspettiva, la variante con buona ragione strettamente criticata persino dal Consiglio Assoluto degli Stellari. Oh, per carità: nessuno è perfetto, menchemeno io che stavolta mi permetto di fare questa predica (in parte auto-predica) che mi rendo conto essere a dir poco sconclusionata... però quantomeno mantenete la mente aperta a nuove formule di riposo più arricchenti del sé, suvvia! 😳

Forse sarà semplicemente il caldo, o forse sarà più probabilmente il fatto che la mia relativa vecchiaia terribilmente e costantemente avanzante mi rende a poco a poco sempre più insofferente nei confronti dell'esistenza mia stessa già di per sé pesante oltre ogni accettabile grado, ma... ultimi e ultimissimi giorni, e sto davvero impazzendo e marcendo più del solito. Non ancora al punto da decompormi per davvero, e di questo ovviamente un po' me ne dispiaccio, ma comunque ho l'acqua stagnante nella testa, che è un po' ops. 💧

Tra tutto, i tomi, in questo inizio settimana che sa come al solito anche da weekend lungo a causa del mio ineluttabile stato di disoccupazione, mi stanno dando in particolar modo alla testa. I fottuti tomi! Eh si, purtroppo, perché l'altra giornata [è ruotata] esclusivamente [attorno al] sito [dei] tomi, oggi [sono accadute e/o mi sono concessa] solo cose di margine coi tomi — che magari tangono o forse non c'entrano con il principio cardine di questa mia tomomania; tra cui il semplicemente mettermi sul lettino con qualche tomo cartaceo in mano per più tempo del solito, sperando o che arrivi la notte o che il mio temporaneo gusto del marcire passi — e invece, nel mezzo... 🐸

...Ho effettivamente davvero raggiunto lo stato di pazzia tomastica e correlato bruciamento del tempo più assurdo mai anche solo concepibile dalla mente umana, e dunque giusto al limite di cosa è esprimibile in un linguaggio corrispondente. Completamente agli antipodi tra loro per tutti gli aspetti secondo cui queste azioni sono all'atto pratico definite: se prima, in preda ad un rapidissimo raptus delirante, ho scritto di mia mano 6 righe di testo privo di alcun senso che vagamente danno una perversa idea di filastrocca riguardo i tomi... poi, dal nulla, mi è saltato in mente di far scrivere un intero "tomo sui tomi" a ChatGPT. 🥴

Ero talmente fuori di testa — evidentemente molto più di oggi — quando ieri tra mattina e pomeriggio mi è venuta questa idea, priva di alcun senso pratico, davvero soltanto perché il mio cervello ha sul momento pensato che la cosa facesse ridere... e ora che tale stronzata esiste davvero non mi capacito di come io abbia mai potuto pensare qualcosa del genere. Tra il mio classico perdere tempo e le altre cose che ho fatto, ieri ho dato solo l'idea all'LLM, mi sono fatta dare la scaletta, e gli ho fatto scrivere i primi 3 capitoli; stamattina invece gli ho fatto generare il resto, ho giusto sistemato gli heading e rimosso le emoji a caso che all'IA piace inserire, e ne è dunque uscito fuori un PDF di quasi 100 pagine in formato ISO B5: "Un Tomo sui Tomi". Non l'ho ovviamente letto affatto, e mai lo farò, era giusto per generare spazzatura. 😈

Quindi boh, questo è tutto. La mia anima è insomma al momento presa interamente in ostaggio da ciò che i tomi rappresentano, la mia mente è stata completamente divorata dalla parola tomo (o meglio, dal lemma tomo, per rimanere sulla stessa lunghezza d'onda di disagio linguistico-esistenziale) e dai concetti ad essa associati, e le mie viscere sentono il bisogno assoluto del contatto perenne con la cellulosa. Tempo uno o due ulteriori giorni in questa condizione tragicamente psicotica, e vi giurerò di voler diventare a mia volta un tomo, un blocco rettangolare e robusto di carta e cartone, l'oggetto fisico che più accuratamente può sintetizzare la mia stessa essenza vitale in confronto al noioso default di ossa e carne. 💥