la fine della fine dell’octotestuale
A causa del fatto dell'Octo Media Journal lì, a parte cosa ho detto prima, mi sono venute da pensare cose proprio svariatissime, ma importanti, a proposito dello scrivere... Da qui, la mia flop era (ho scoperto adesso che si chiama tecnicamente così) forse sta per concludersi??? 😰 (A patto di non considerare anche le mie responsabilità più ampie, ma solo questi miei sfizi pseudo-artistici, ops!)
Ho trovato un video breve ma intenso, attorno al quale posso spiegare perfettamente quello che intendo, e le riflessioni che ho fatto che, si spera, possono tramutarsi in azioni concrete che mi faranno smettere di piangere figurativamente... È il pensiero di una che fa pittura, ma i concetti si applicano in modo tremendamente generale:
Non so se nel mio caso si possa effettivamente parlare di pigrizia, come dice il titolo, però dettagli. I punti principali spaccano... il più grande è certamente il problema (ossia, una cosa da non fare) del rimandare, rimuginare, pensare troppo ad un lavoro da creare, senza effettivamente passare alla pratica, perché apparentemente troppo faticosa o troppo lunga, e magari intanto perdendo tempo in stronzate. (...Cazzo, questa in effetti è proprio pigrizia, diamine.) 😾
Mi rendo conto che questo mi succede sempre con idee di scrittura che percepisco essere troppo grosse (a volte a ragion veduta, altre meno), qualora nel momento in cui queste mi vengono non ce la faccio tutto d'un fiato o quasi, e dunque o le metto da parte e me ne dimentico, o inizio ma puntualmente non completo, perché è come se inconsciamente pensassi di aver già fatto. (Infatti, gli articoli del sitoctt rimasti bozze sono quelli iniziati a ridosso di altri impegni.) Bisogna riuscire in qualche modo a fare sempre almeno un po' alla volta, senza ingigantire... 😩
Trasformare la robina da fare in routine, in questo senso, è un'ottima idea... Credo che, tra tutte, sia la cosa che ha contribuito di più a non far mai morire il fritto misto dell'octospacc nei momenti tosti in cui proprio non sapevo cosa scrivere, che in un anno sono stati molti... Ma, per il sitoctt, non sono mai riuscita ad applicarla: già normalmente un articolo lì mi richiede mezza giornata o più, e non sono riuscita a routinarmi il fare semplicemente un numero di righe giornaliere per esso. 😰
L'ultima malattia è il perfezionismo, e... questa è proprio cronica. Per certi versi ne soffro meno che in passato, mentre per altri è peggiorata, e boh, la cosa da fare è tanto banale consciamente, quanto tosta per l'inconscio: bisogna frecarsene, e fare e basta, considerato che una roba imperfetta che però esce è comunque meglio di una che non esce proprio... 😈
Capito tutto questo, almeno spero, qualcosa potrebbe migliorare... Come si dice, "capire i sintomi è metà della cura", o qualcosa del genere. 🎐 (La frase, stando al fatto che sul web non si trova tra virgolette, me la sono involontariamente appena inventata... quindi si, sarà al massimo qualcosa del genere, che disastro!)