Giusto un #pensiero, che mi è venuto mentre ieri sera mi stavo addormentando, e che avrei perso credo per sempre se proprio ora non mi fosse tornato alla mente: la #parola "password" ha il potenziale latente di essere un #ossimoro. 🗿
Il #significato letterale in #italiano, lo sapete, sarebbe "parola di passaggio", cioè quella #stringa di #testo che permette di accedere a qualcosa... ma se traducessimo la parola nella nostra #lingua dall'inglese correggiuto, anziché dal normale #inglese? Ecco che avremmo la "passaparola". E questo è #poetico, perché una #password è esattamente quel genere di #informazione che, di solito, si dovrebbe evitare di far finire nelle grinfie di un passaparola; va tenuta #segreta, in genere. 🤫
Credo che l'unico motivo per cui noi #italiani non abbiamo preso il vizio di dirla così, al contrario di altre #espressioni #anglofone che sono state distorte, è perché dire "registrati inserendo un nome utente e la tua passaparola" sembra una #frase proveniente da un dialogo di Pokémon che menziona, che ne so, uno strumento chiave. 👾
E, un'altra cosa a riguardo della questione che fa molto pensare, ma è diversa: quella che in genere si definisce una "password sicura", non può quasi mai essere una semplice "password", ma piuttosto deve essere una "passphrase", o anche, direi, una "passstring"; cioè, rispettivamente, una frase con #parole multiple, oppure una sequenza di caratteri che abbia un'entropia più alta della parola media nella lingua umana media. Viviamo proprio in una società... 💀